Enrico Caruso nasce il 25 febbraio 1873 a Napoli in Via San Giovaniello agli Ottocalli n. 7, da Marcellino e Anna Baldini di Piedimonte d’Alife, dai quali nacquero altri sei fratelli. Iniziò come cantore di chiesa. Uno studio costante e appassionato gli permise di arricchire sempre più il suo repertorio che, ancorato dapprima a un genere leggero, si accostò poi a ruoli lirici e drammatici in virtù di un timbro vocale caldo e robusto, ricco di toni scuri.
1887. Allievo della scuola serale Bronzetti compare nel 1887 per la prima volta sulla scena nella parte di “Don Tommaso, il bidello”, nella farsa musicale I Briganti nel giardino di Don Raffaele dei Maestri Campanelli e Fasanaro.
1888. Il 1° giugno dell’anno seguente, mentre Enrico canta nella chiesa di San Severino sotto la guida del Maestro Amitrano, muore la madre. In questo periodo lavora come meccanico nello stabilimento Meuricoffre. Nel novembre il padre si risposa con Maria Castaldi.
1890. In estate canta nei caffè, un ammiratore lo incoraggia a studiare canto.
1891. Canta sulla rotonda dello stabilimento balneare Risorgimento nel 1891, con un compenso di una lira al giorno. Il baritono Missiano lo presenta al maestro Guglielmo Vergine, con il quale inizia a studiare canto. Studio che alterna al lavoro di meccanico.
1894. In febbraio è chiamato alle armi, a Rieti, in un distaccamento del XIII artiglieria.
Per interessamento del maggiore Nagliati, dopo 45 giorni il fratello Giovanni gli da il cambio, perchè possa continuare gli studi.
1895. Il 15 marzo debutta, ventiduenne, al teatro Nuovo di Napoli (in forma privata) in un’opera del Maestro Domenico Morelli, L’Amico Francesco. Ebbe così inizio la sua portentosa carriera che lo portò nei maggiori teatri d’Europa e d’America (dalla Scala al Colòn, al Covent Garden, al Metropolitan di New York, dove rimase dal 1903 al 1920), assicurandogli ovunque il plauso entusiastico del pubblico. Il 28 marzo dello stesso anno, fa la sua prima comparsa in un’opera di repertorio nel Faust al teatro Cimarosa di Caserta.
Seguono le interpretazioni di Cavalleria Rusticana di Mascagni e Camoens del Maestro Musone. Passa poi al teatro Bellini di Napoli, all’Esbekien Garden del Cairo, al teatro dell’Esposizione di Alessandria d’Egitto e infine al Mercadante di Napoli.
1896. Continua a cantare nei teatri minori di Napoli, quindi a Trapani e a Marsala.
A Salerno con l’aiuto del Maestro Vincenzo Lombardi interpreta I Puritani e altre opere. Canta nei Pagliacci sostituendo il titolare ammalatosi improvvisamente. Nel suo repertorio conta ormai l5 opere.
1897. Da febbraio ad aprile del 1897 canta ancora al teatro Municipale di Salerno. All’inaugurazione del teatro Massimo di Palermo il suo nome figura tra gli interpreti della Gioconda. Durante l’estate a Livorno per la Bohème e la Traviata incontra Ada Giachetti, il grande amore della sua vita.
Scritturato da Sonzogno al Lirico di Milano per interessamento di Nicola Daspuro debutta il 3 novembre nella Navarrese di Massenet.
Il 27 novembre partecipa alla prima assoluta della Arlesiana di Cilea. Canta diverse opere del repertorio sonzognano.
1898. Tra gennaio e febbraio debutta nella Bohème di Leoncavallo e nei Pescatori di Perle, al Carlo Felice di Genova.
Il 2 aprile interpreta la parte di Harald nella Hedda di Fernand Le Borne al Lirico di Milano.
Dal 10 aprile al 28 giugno canta a Fiume e a Trento debuttando nel Mefistofele e nella Saffo di Massenet.
Il 2 luglio nasce Rodolfo (Fofò) il primo figlio di Caruso e della Giachetti.
In autunno è ancora a Livorno per Pagliacci e Cavalleria Rusticana.
Il 17 novembre prima di Fedora al Lirico di Milano.
Per Caruso si aprono le porte della celebritàe inizia la conquista delle maggiori scene del mondo.
1899. Il 28 gennaio Caruso è per la prima volta a San Pietroburgo con la Traviata.
A bordo della nave Regina Margherita parte per Buenos Aires.
Il 14 maggio esordisce al Teatro de la Opera con Fedora.
Il suo compenso è di 12.000 lire al mese. I1 4 novembre trionfa al teatro Costanzi di Roma con l’Iris.
Seguono la Gioconda e il Mefistofele. In dicembre torna a San Pietroburgo e successivamente si reca a Mosca ove canta per la prima volta Aida, Un Ballo in Maschera, il Demone di Rubinstein, Maria di Rohan di Donizetti, la Resurrezione di Lazzaro di Perosi e lo Stabat Mater di Rossini.
1900. In autunno partecipa alla première della Tosca a Treviso e a Bologna.
I1 26 dicembre si presenta al pubblico della Scala di Milano nella Bohème.
Fredda accoglienza alla prima e grande successo nelle repliche. Seguono altre opere:
Le maschere di Mascagni, L’elisir d’amore e Mefistofele (il primo febbraio partecipa alla commemorazione di Giuseppe Verdi cantando nel quartetto del Rigoletto e ottiene un grande successo personale).
1901. Il 30 dicembre si presenta per la prima volta al San Carlo di Napoli.
A causa delle riserve espresse da un critico e da una parte del pubblico per l’interpretazione nell’Elisir d ‘Amore e nella Manon di Massenet giura che non canterà mai più a Napoli. Promessa che sarà mantenuta.
1902. L’ 11 marzo Caruso ritorna alla Scala per la prima esecuzione assoluta della Germania di Franchetti. Una data storica.
L’ 11 aprile incide i primi dieci dischi a Milano.
Il I 4 maggio debutta con Rigoletto al Covent Garden di Londra. Il 6 novembre crea la parte di Maurizio di Sassonia nell Adriana Lecouvreur di Cilea al Lirico di Milano.
1903. Canta ancora al Teatro Costanzi di Roma (la riconferma di questo teatro gli varrà una seconda onorificenza, quella di Grande Ufficiale della Corona d’Italia, su proposta del Ministro Prinetti per alti meriti artistici). Debutta al teatro San Carlos di Lisbona poi al Casinò di Montecarlo (in quest’ultimo aveva già debuttato nel febbraio dell’anno precedente). Quarta attraversata oltre oceano e canta a Buenos Aires, Rio de Janeiro e Montevideo.
Il 23 novembre debutta sulla scena del Metropolitan Opera House di New York con Rigoletto.
1904. Il 27 aprile, sempre con Rigoletto, si presenta al pubblico parigino al Teatro Sarah Bernhardt; in maggio canta a Praga e a Dresda e ritorna al Covent Garden in primavera e in autunno. A settembre nasce il secondo figlio Enrico Jr. detto Mimmi.
1905. Il 5 febbraio Caruso canta per la prima volta negli Ugonotti al Metropolitan di New York. Nel corso della stagione interpreta 12 ruoli per un totale di 50 recite (compreso il tour del Metropolitan) in un repertorio il più disparato. In maggio è a Parigi per cinque recite di Fedora al Teatro Sarah Bernhardt. Trionfale successo per Caruso, Lina Cavaglieri e Titta Ruffo.
1906. I1 18 aprile segna la data del purtroppo memorabile terremoto a San Francisco.
Di notte Caruso, che la sera prima aveva cantato nella Carmen, si rifugia in campagna con alcuni colleghi. In novembre avviene il processo al Tribunale di Yorkville per “disorderly conduct”. Dieci lire di multa.
In agosto acquista la fattoria di Bellosguardo a Lastra a Signa, presso Firenze, denominata poi Villa Bellosguardo.
1907. Nel corso del 1907 Caruso scopre di essere tradito dalla sua compagna. Continua la sua attività artistica al Metropolitan di New York, al Covent Garden di Londra, a Budapest, a Vienna e in varie città della Germania. Finora ha interpretato 53 opere.
1908. I1 26 febbraio canta al Metropolitan per la prima volta il Trovatore. In maggio Caruso fa una tournee concertistica negli Stati Uniti e in Canada.
1909. Caruso accusa vari problemi di salute: nervi e gola sono in disordine. In maggio torna in Italia e a Milano è operato dal Prof. Della Vedova per una laringite ipertrofica nodulare. In agosto esegue una serie di concerti in Inghilterra, nell’Irlanda del Nord e a Ostenda. In autunno riprende la sua consueta tournee operistica nelle principali città tedesche.
1910. I1 10 dicembre al Metropolitan si svolge la prima della Fanciulla del West.
Grande successo per lui, ma nuova crisi vocale: dovrà rinunciare alla prima italiana al Costanzi di Roma nel 1911.
1912. I1 16 maggio vi è la prima rappresentazione della Fanciulla del West all’Opera di Parigi. Tra gli interpreti, oltre a Caruso, Carmen Melis, e Titta Ruffo, direttore Tullio Serafin. In ottobre Caruso vince a Milano la causa intentata dalla Giachetti per “sottrazione di corrispondenza e furto di gioielli”.
1913. Il 2 novembre termina definitivamente l’attività teatrale in Germania con l’opera La Fanciulla del West allo Stadt-theater di Amburgo.
1914. Con Tosca conclude l’attività al Covent Garden di Londra. Dopo oltre 10 anni di assenza, il 19 ottobre recita per beneficenza al Teatro Costanzi di Roma nei Pagliacci.
1915. Il 20 maggio interpreta per la prima volta Aida al Colon di Buenos Aires. Il 23 e il 26 settembre si presenta per l’ultima volta al pubblico italiano al teatro Dal Verme di Milano con Pagliacci, direttore Arturo Toscanini. I1 15 novembre all’inaugurazione della stagione del Metropolitan di New York, Caruso interpreta, per la prima volta, á il personaggio di Samson nell’opera Samson e Dalila di Saint-Saens.
1916. I1 25 gennaio Caruso canta da “basso”. Durante una recita della Bohème a Filadelphia, per un improvviso abbassamento di voce del basso Andrà Perello de Segurola, á Enrico lo sostituisce cantando Vecchia Zimarra.
1917. In estate partecipa a rappresentazioni di beneficenza per la guerra nell’America del sud. Interpreta Flammen alla prima “americana” di Lodoletta di Mascagni al Colon di Buenos Aires.
1918. Il 7 febbraio affronta per la prima volta il personaggio di Jean de Leyde nel Profeta di Meyerbeer al Metropolitan. Durante l’anno si esibirà in diversi concerti a scopo benefico. In luglio – agosto gira due film con la Famous Players Lasky Corporation: My Cousin e the Splendid romance.
Il 20 agosto sposa Dorothy Benjamin.
Il 15 novembre all’inaugurazione della stagione del Metropolitan debutta nella Forza del Destino affiancato dal giovane soprano Rosa Ponselle, da lui scoperta.
1919. In autunno, viene scritturato per una serie di rappresentazioni a Città del Messico all’Esperanza Iris e alla Plaza el Toreo. Il 22 novembre impersona per la prima volta Eleazar nella Juive di Halevy al Metropolitan. La critica esalta la sua mirabile interpretazione. Nel dicembre nasce Gloria Caruso, figlia di Enrico e di Dorothy Benjamin.
1920. Nel maggio – giugno canta a Cuba per 10.000 dollari a recita. In autunno fa una tournee concertistica negli Stati Uniti e in Canada.
L’ 11 dicembre durante una recita dell’Elisir d‘Amore a Brooklyn Caruso ha una emorragia causata da ascesso polmonare.
Il 24 dicembre l’ultima rappresentazione con La Juive.
1921. Nel mese di giugno torna in Italia con la famiglia a bordo del “Presidente Wilson”.
Si trasferisce a Sorrento e la sua salute sembra migliorare, ma alla fine di luglio si aggrava, viene trasportato a Napoli all’albergo Vesuvio e muore la mattina del 2 agosto.
I funerali hanno luogo in San Francesco di Paola.